Di ritorno a Bologna dopo alcuni anni trascorsi all'estero, mi sono sentita intrappolata tra le sue mura, più virtuali che reali. Abituata agli ampi orizzonti di città ben più grandi, i nostri portici, i nostri sanpietrini e le nostre tegole in terracotta mi sono apparsi improvvisamente insignificanti. Poi ho cominciato a spulciare tra stradine e pagine di giornali ed ho capito che Bologna è sì "a misura d'uomo", ma è anche scenario di un grande fermento culturale ed artistico che forse non sempre ci accorgiamo di avere a portata di mano o che semplicemente sottovalutiamo.
Spesso senza bisogno di dover uscire dalle mura cittadine troviamo piccole realtà curiose e stimolanti, dal sapore bohemién o, come mi è stato suggerito proprio oggi pomeriggio, alla gauche caviar. Associazioni culturali, localini con un qualcosina in più, mostre, concerti, readings e tanto altro che lotta a modo suo per uscire dalla cultura e dai consumi di massa per dare spazio alle novità, all'hand-made, all'originalità, agli emergenti e più in generale ad un modo altro di fare cultura e di fruire di essa.
Torri Pensanti vuole essere un modo per condividere con chi avrà voglia di leggermi tutto questo movimento di idee.
Spesso senza bisogno di dover uscire dalle mura cittadine troviamo piccole realtà curiose e stimolanti, dal sapore bohemién o, come mi è stato suggerito proprio oggi pomeriggio, alla gauche caviar. Associazioni culturali, localini con un qualcosina in più, mostre, concerti, readings e tanto altro che lotta a modo suo per uscire dalla cultura e dai consumi di massa per dare spazio alle novità, all'hand-made, all'originalità, agli emergenti e più in generale ad un modo altro di fare cultura e di fruire di essa.
Torri Pensanti vuole essere un modo per condividere con chi avrà voglia di leggermi tutto questo movimento di idee.
Nessun commento:
Posta un commento